DM 22.12.2016 – Divieto di prescrizione di preparazioni magistrali contenenti il principio attivo sertralina ed altri
Si informa che con decreto 22 dicembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 gennaio u.s e in vigore dal medesimo giorno di pubblicazione, il Ministero della Salute ha vietato la prescrizione e l’allestimento di preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti i seguenti principi attivi (cfr. All. 1):
sertralina;
buspirone;
acido ursodesossicolico;
pancreatina f.u. ix ed.;
5-idrossitriptofano;
te' verde e.s. caffeina;
citrus aurantium e.s. sinefrina;
fucus e.s. iodio totale;
tarassaco e.s. inulina;
aloe e.s. titolato;
boldo e.s. boldina;
pilosella e.s. vitex;
teobromina;
guarana' e.s. caffeina;
rabarbaro e.s. reina;
finocchio e.s.;
cascara e.s. cascarosidi;
1-(beta-idrossipropil) teobromina;
acido deidrocolico;
bromelina;
caffeina;
cromo;
d-fenilalanina;
deanolo-p-acetamido benzoato;
fenilefrina;
fucus vesciculosus estratto secco;
L-(3 acetiltio-2(S)-metil propionil)-L-propil-L-fenilalanina;
senna;
spironolattone;
teobromina;
L-tiroxina;
triiodotironina;
zonisamide;
naltrexone;
oxedrina;
fluvoxamina;
idrossizina;
inositolo;
L-carnosina;
slendesta.
E' fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti i suddetti principi attivi in combinazione associata tra loro.
E' fatto, altresì, divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di allestire per il medesimo paziente due o più preparazioni magistrali singole contenenti uno dei principi attivi sopra elencati.
Si segnala, inoltre, che fatti salvi i divieti e le limitazioni vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, a scopo cautelativo è fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti principi attivi finora noti per essere impiegati nelle preparazioni galeniche a scopo dimagrante, per i quali non esistono studi e lavori apparsi su pubblicazioni scientifiche accreditate in campo internazionale che ne dimostrino la sicurezza in associazione.
Tenuto conto della rilevanza della tematica, la Federazione degli Ordini ha ritenuto opportuno chiedere al Ministero della salute, all’AIFA e all’Istituto Superiore di Sanità di attivare, con urgenza, un momento di confronto, per approfondire alcuni aspetti tecnici.