Enpaf, rifinanziata l'una tantum ai rurali per soddisfare tutte le domande

Verranno interamente soddisfatte le domande inviate entro il 10 gennaio scorso dai titolari di farmacia rurale disagiata per accedere al contributo una tantum stanziato nell'ottobre scorso dall'Enpaf. Il Consiglio di amministrazione dell'Ente, con deliberazione del 27 gennaio scorso, ha infatti deciso di destinare risorse aggiuntive da altre voci per dare risposta alle richieste presentate entro la scadenza ma eccedenti il limite di quanto originariamente stanziato. Come si ricorderà, con delibera del 20 ottobre scorso l'Enpaf aveva autorizzato un contributo una tantum a favore dei titolari di farmacie rurali che fruiscono dell'indennità di residenza e sono ubicate in frazioni, comuni o centri abitati con popolazione non superiore ai 1.200 abitanti. Il numero di richieste si è rivelato talmente alto da esaurire lo stanziamento fissato nella delibera (500mila euro) lasciando parecchie domande inevase. Di qui la scelta del consiglio di amministrazione di impiegare quanto residuato dallo stanziamento per il contributo una tantum a favore dei farmacisti che svolgono attività professionale in regime di lavoro autonomo e assimilati. «In tal modo» si legge in una nota dell'Ente «sarà possibile soddisfare tutte le domande degli aventi diritto trasmesse entro il 10 gennaio".

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